di Paolo Veronese
Volavano le mongolfiere nel cielo di Wila
come iridescenze sfuggìte, sogni di bimbo
come palloncini perduti o lasciati dalla mano
e abbandonati al mistero grande, alle migrazioni
di nuvole e pensieri. Correvi fanciullino
coj gli occhi fissi d'azzurro, seguivi l'inafferrabile
filo del volo, le caravelle della fantasia, le api
tremule nel bosco. Quasi pareva una voce:
ti rispondeva la navicella lontana nel blu?
Il Fritz o la Karin che si giocava il vento?
Tornavi sul verde dell'erba, sul sangue
dei ginocchi, sul buffo naufragio delle idee.
Piccolo mio, fra il fiume e la ferrovia
scalciavi i sassi del sentiero, alzavi il naso
e su, su, nel fragile vetro del turchese
passavano miracoli al tramonto, verso dove?
Le vele gonfie di fiato e stupore, gli occhi su...
volavano le mongolfiere nel cielo di Wila
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