top of page
Immagine del redattoreArtificioſa Rota

Picus

di Paolo Veronese


Nel pallido mattino un sole timido

accende fra le nubi auree ghirlande;

sbadigliano colline, si ode un battito

tra la boscaglia. E tace, e batte, spande

in echi ripetuti un breve tremito

e un altro e un altro dove si confonde

luce e penombra. Impazzito telegrafo

ticchetta punti brevi in fitte fronde.

Chissà dove, laggiù, ti sento, ascolto,

picchio solitario, anima irrequieta

mentre sui rami vi si mescon zirli,

e tu che tremi dentro il bosco folto

battendo il chiodo di un’insonne nota:

ascolto i tuoi fraseggi, ma capirli?




PICUS mëdius.


12 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page