di Paolo Veronese
Sul Baldo lascia il sole ultimo velo,
qui l'onda all'onda disputa e dibatte
Lontano picchia un martellare, batte
l'umano, il tempo ingoia ogni suo zelo.
E la campana trilla, ebbro il battello
rovescia popolo e rumore al molo,
la montagna è in silenzio, osserva solo
il mondo che trascorre, un ritornello
di secoli e milllenni, il sole sfuma
l'ultima luce, e si fa sera, e trema
lo scintillio sull'acqua inquieta, e trema
un tizio qui, scribacchia la sua piuma.
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